venerdì 17 agosto 2007

Il volontariato di Protezione civile, divenuto negli ultimi anni un fenomeno nazionaledare una mano". Si scoprì in quelle occasioni che ciò che mancava non era la solidarietà della gente, bensì un sistema pubblico organizzato che sapesse impiegarla e valorizzarla. In tal senso, si mossero le accuse del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, il quale, proprio in occasione del terremoto dell'Irpinia, denunciò, rivolgendosi alla Nazione, l'irresponsabilità, l'inerzia, i ritardi di una Pubblica Amministrazione disorganizzata ed incapace di portare soccorsi con l'immediatezza che quella sciagura richiedeva. che ha assunto caratteri di partecipazione e di organizzazione particolarmente significativi, è fenomeno nato sotto la spinta delle grandi emergenze verificatesi in Italia a partire dall'alluvione di Firenze del 1966 fino ai terremoti del Friuli e dell'Irpinia. In occasione di questi eventi si verificò, per la prima volta nel dopo guerra, una grande mobilitazione spontanea di cittadini di ogni età e condizione, affluiti a migliaia da ogni parte del paese nelle zone disastrate per mettersi a disposizione e "

Lo stesso Presidente rivolgeva un appello agli italiani, con queste parole:
"Voglio rivolgere anche a voi Italiane e Italiani un appello, senza retorica, che sorge dal mio cuore…., qui non c'entra la politica, qui c'entra la solidarietà umana, tutti gli Italiani e le Italiane devono sentirsi mobilitati per andare in aiuto di questi fratelli colpiti da questa sciagura".

Da allora è iniziata l'ascesa del volontariato di Protezione civile, espressione di una moderna coscienza collettiva del dovere di solidarietà, nella quale confluiscono spinte di natura religiosa e laica, unite dal comune senso dell'urgenza di soccorrere chi ha bisogno e di affermare, nella più ampia condivisione dei disagi e delle fatiche, il diritto di essere soccorso con la professionalità di cui ciascun volontario è portatore e con l'amore che tutti i volontari dimostrano scegliendo, spontaneamente e gratuitamente di correre in aiuto di chiunque abbia bisogno di loro. Negli ultimi dieci anni, una illuminata legislazione ha riconosciuto il valore del volontariato associato (legge quadro 266/91), come espressione di solidarietà, partecipazione e pluralismo, incoraggiandone e sostenendone sia la cultura che lo sviluppo organizzativo.

Quando nel 1992 fu istituito, con la legge 225/92, il Servizio Nazionale della Protezione civile, anche alle organizzazioni di volontariato è stato espressamente riconosciuto il ruolo di "struttura operativa nazionale", parte integrante del sistema pubblico, alla stregua delle altre componenti istituzionali, come il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, le Forze Armate, le Forze di Polizia, il Corpo forestale dello Stato, ecc. La crescita del volontariato di Protezione civile è in continua, salutare espansione su tutto il territorio nazionale.

La forte apertura innovativa del Dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e l'attenzione sistematica a ridurre al minimo le "barriere" burocratiche tra volontariato e Stato centrale, fatta anche di quotidiane e coraggiose scelte amministrative, ha contribuito al nascere di una identità nazionale del volontariato di Protezione civile, che si è rivelata di fondamentale importanza nelle gravi emergenze degli ultimi anni, e che si tende ora a ricondurre e ricreare, anche a seguito delle riforme sul decentramento amministrativo (D. Lgv. 112/98), in seno alle autonomie locali (Regioni, Province e Comuni).
L'obiettivo condiviso con le Associazioni di volontariato di Protezione civile è di creare in ogni territorio un servizio di pronta risposta alle esigenze della Protezione civile, in grado di operare integrandosi, se del caso, con gli altri livelli di intervento previsti nell'organizzazione del sistema nazionale della Protezione civile (sussidiarietà verticale), valorizzando al massimo le forze della cittadinanza attiva ed organizzata presente in ogni comune d'Italia (sussidiarietà orizzontale), in piena integrazione con le forze istituzionali presenti sul territorio.

Le organizzazioni di volontariato che intendono collaborare nel sistema pubblico di Protezione civile, si iscrivono in appositi albi o registri, regionali e nazionali.
Al momento, nell'elenco nazionale del Dipartimento della Protezione civile sono iscritte circa duemila cinquecento organizzazioni (tra le quali i cosiddetti "gruppi comunali" sorti in alcune regioni italiane), per un totale di oltre un milione e trecentomila volontari
Si tratta di associazioni a carattere nazionale e di associazioni locali, queste ultime tra di loro coordinate sul territorio di comuni, province e regioni, in modo da formare, in caso di necessità, un'unica struttura di facile e rapida chiamata per gli interventi. Più è alto il livello organizzativo delle associazioni, più solide sono la loro efficacia e la loro autonomia.
disponibili. Di essi, circa sessantamila sono pronti ad intervenire nell'arco di pochi minuti sul proprio territorio, mentre circa trecentomila sono pronti ad intervenire nell'arco di qualche ora.

All'interno delle organizzazioni di volontariato esistono tutte le professionalità della società moderna, insieme a tutti i mestieri; questo mix costituisce una risorsa, sia in termini numerici che qualitativi, fondamentale soprattutto nelle grandi emergenze, quando il successo degli interventi dipende dal contributo di molte diverse specializzazioni (dai medici agli ingegneri, dagli infermieri agli elettricisti, dai cuochi a i falegnami). Alcune organizzazioni hanno scelto la strada di una specifica alta specializzazione, quali i gruppi di cinofili e subacquei, i gruppi di radioamatori, gli speleologi, il volontariato per l'antincendio boschivo.
Sebbene l'opera del volontariato sia assolutamente gratuita, il legislatore ha provveduto a tutelare i volontari lavoratori: in caso di impiego nelle attività di Protezione civile essi non perdono la giornata, che viene rimborsata dallo Stato al datore di lavoro, pubblico e privato.
Il ruolo insostituibile assunto oggi dal volontariato di Protezione civile, nel suo ruolo di custode naturale di ciascun territorio e forza civile di tutela e protezione di ciascuna comunità, merita non solo un pieno riconoscimento, ma anche un crescente sostegno pubblico per le dotazioni di mezzi, di materiali, di attrezzature, di formazione, preparazione e aggiornamento, tanto necessarie per l'ottimale utilizzo delle energie che vengono offerte in aiuto della collettività.

1 commento:

ChDA ha detto...

Complimenti per l'iniziativa del Blog.
Buon lavoro al nuovo Ispettorato.

Christian D'Accardi
ISPETTORE REGIONALE DEI VVDS CRI DELLE MARCHE

DONAZIONE ALLA CRI

Aziende, professionisti e persone fisiche

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Professionisti e aziende possono aiutarci:

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Donando alla CRI hai notevoli vantaggi

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SIMULAZIONE SARA

sabato 8 dicembre 2007

118 - CRI - ITIS - "SIMULAZIONE SARA"




Venerdi 07 dicembre alle ore 10,50 una telefonata di una persona ha messo in allarme tutto il 118.
Con tono allarmato avvisava il 118 che c'era stato un grave incidente stradale fra via Barbarana e viale dello sport a Villa Pigna una frazione di Ascoli, erano coinvolte due automobili, un pulmino e uno scooter, con diverse persone riverse in mezzo alla strada e nei campi.
E' iniziata così la maxiemergenza denominata

"SIMULAZIONE SARA", organizzata dalla Centrale Operativa 118 nella persona del Dott. D'Angelo e Mario Pedrazzoli (Responsabili della CO118 Provinciale) Rapini Sara inf.Prof 118 Sacripanti DomenicoVdS CRI, con alcuni suoi collaboratori e in collaborazione con l'Istituto Tecnico Industriale "E.FERMI" e con la Croce Rossa di Ascoli Piceno con l'apporto di alcuni Volontari (VdS e Pionieri) del Comitato Locale di S. Benedetto del Tronto.
Alle ore 08,00 sono arrivati nella sede CRI di Ascoli i volontari di S. Benedetto, e dopo le ultime direttive del coordinatore della CRI di Ascoli DTLPC e vice Ispettore VdS Sacripanti Domenico, insieme ai volontari di Ascoli addetti alla logistica si sono recati sul luogo della simulazione dove hanno trovato alcuni responsabili del 118 e un gruppo di studenti dell'ITIS.
Qui è iniziato il lavoro di preparazione, un responsabile del 118 e l'istruttore di simulatori CRI VdS Donato Calabrese hanno distribuito i ruoli agli studenti,dell'ITIS, ovviamente il ruolo dei casi più gravi erano di competenza dei simulatori della CRI (Mariani Fabrizio, Neroni Valeria,Calabrese Gabriele e Bruni Sabrina, il VdS Monacelli Paolo era addetto alle riprese video e fotografiche mentre la VdS e vice Ispettore Ciabattoni Laura è stata inserita in un equipaggio di 118 dell CRI).
Dopo l'assegnazione dei ruoli è stata la volta dei Truccatori CRI (VdS Veneranda Silverio e la Pioniera Rossetti Dina) nel frattempo Sacripanti Domenico faceva sistemare i mezzi coinvolti sul posto dove si è simulato l'incidente e come già detto alle 10,50 è iniziato il tutto.
Un ringraziamento particolare a ALBERTI PAOLO

http://www.albertiauto.it

per averci messo a disposizione 2 auto e un motorino e l'autodemolizioni di Nardini Giandomenico per averci aiutato nel trasporto del pulmino.





SOI

La Sala Operativa Integrata (S.O.I.) della Protezione Civile Provinciale si è regolarmente
attivata su richiesta della Regione Marche-Servizio Protezione Civile.
Essa è funzionante 24 ore su 24.
Alle riunioni svoltesi nel pomeriggio di ieri e stamane alle ore 11.00 presso la Sala Operativa
Provinciale hanno partecipato la Prefettura, la Regione Marche, la Provincia di Ascoli
Piceno, il Comune di Ascoli Piceno, la Ciip Spa, l’Autorità d’Ambito, i Vigili del Fuoco, il
Corpo Forestale dello Stato,i Volontari della Protezione Civile e della Croce Rossa Italiana.
I lavori si svolgono interrottamente da ieri, sono proseguiti per tutta la nottata; sul luogo
sono presenti oltre 20 operatori specializzati ed il posto dove si è verificato il crollo del
ponte-tubo è particolarmente impervio, per poter attivare il cantiere sono stati necessari
realizzare una strada e un area di deposito per collocare materiali e attrezzature
indispensabili per la realizzazione della conduttura provvisoria; i lavori proseguiranno senza
sosta fino al ripristino del regolare flusso.
Nel frattempo, si stanno indirizzando limitati quantitativi di risorse idriche provenienti
dall’acquedotto dei Sibillini, al fine di poter riattivare l’erogazione alle utenze di Ascoli città,
a partire dalle ore 12,00 di domenica 30 dicembre, per un massimo di circa 2 ore. Per gli
altri Comuni interessati non potendosi tecnicamente operare la chiusura dei serbatoi la
quantità dell’erogazione dipenderà dal livello dei consumi degli utenti; quindi l’erogazione
straordinaria sarà variabile nella durata e nei luoghi. E’ evidente che questa necessaria
operazione di solidarietà potrà arrecare un seppur minimo disagio ai territori non interessati
dalla rottura,a fronte di un minimo sollievo da parte di circa 100000 utenti.

oggi 01/01/2008 alle ore 12.00 il CO.SOI Dot. Dante Merlonghi richiedeva un ambulanza h24 sul cantiere dei lavori (fraz.Tallacano) il Delgato Loc. VdS Sacripanti Domenico dopo essersi sentito con il responsabile del 118 Dot. Elio D'angelo,ha allertato le altre AMPAS Croce Verde e Misericordia che hanno dato la loro disponibilità a coprire i turni.

emergenza acqua1

emergenza acqua1
ponte crollato

emergenza acqua2

emergenza acqua2
ponte crollato

EMERGENZA ACQUA

EMERGENZA ACQUA
riunione con i vertici provinciali

EMERGENZA ACQUA

EMERGENZA ACQUA
riunione sindaci

emergenza acqua

L'EMERGENZA ACQUA IN PROVINCIA ...CONTINUA


Continua l'emergenza acqua in provincia di Ascoli Piceno, da oggi l'acqua verrà razionata in tutta la provincia, sarà erogata dalle ore 06,00 alle ore 08,00 e dalle ore 19,00 alle ore 22,00, nei 16 comuni interessati.
Sono state piazzate delle autobotti per la distribuzione dell'acqua, in quanto si prevedono ancora due settimane e più di disagi per la popolazione.

emer.acqua

emer.acqua
ponte

Emergenza acqua


Vorrei Ringraziare tutti i VdS del comitato di Ascoli Piceno Castignano San Benedetto del Tronto e Comunanza che hanno partecipato all'evento.
GRAZIE RAGAZZI

Delegato Locale PC VdS Sacripanti Domenico